
L'evento, organizzato e autofinanziato dal comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti, aveva come slogan "Sì ai diritti, no ai ricatti", in riferimento alla questione Ilva.
Sul palco allestito nel Parco archeologico delle mura greche si è parlato molto delle vicende riguardanti lavoro e salute con la straordinaria partecipazione di grandi artisti italiani come Luca Barbarossa, Raf, Francesco Baccini e Fiorella Mannoia.
L'entusiasmo della gente si è rivolto anche e soprattutto su Michele Riondino, attore tarantino che ha preso a cuore le sorti della sua città, calpestata dalla grande industria.
Durante il concerto, tanti i cori inneggiati dal pubblico presente, il più gettonato dei quali "Taranto libera", mentre alla fine dello spettacolo è stato esposto uno striscione eloquente, che non ha bisogno di spiegazioni: "Fabbrica assassina, vergogna tarantina".
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