
L'uomo è stato immediatamente soccorso dal personale dell'istituto penitenziario, che ha rilevato una tachicardia da stress.
Non c'è stato bisogno dell'intervento del 118 visto che in seguito il 44enne si è ripreso.
Bossetti continua a ribadire la sua innocenza e la carcerazione gli sta provocando malessere.
I test del Dna però lo condannano e l'alibi dato dal presunto omicida non regge, dunque per l'uomo la libertà è molto lontana.
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