
Tra le persone tratte in arresto e che ora sono ai domiciliari figura il primario di Cardiochirurgia, Nicola Marraudino.
Quest'ultimo è anche accusato di aver falsificato il registro operatorio.
La svolta alle indagini è giunta lo scorso 29 agosto, quando uno dei medici coinvolti era stato intercettato mentre confermava il tragico errore, costato la vita alla donna.
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