
Citati anche coloro che non hanno impedito all'acciaieria di inquinare la città: Regione Puglia, Comune, Provincia e Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale).
La struttura ricettiva ha lamentato gravissime perdite economiche derivanti dal mancato sviluppo del turismo, visto che Taranto è stata fatta diventare "la città della diossina".
L'albergo richiederà 5 milioni di euro di risarcimento, anche se saranno i giudici a quantificare nel dettaglio la cifra più congrua.
Ora, anche altri commercianti tarantini potrebbero seguire l'esempio dell'hotel "Delfino" e unirsi alla battaglia legale.
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