Il commissario dell'Ilva ed ex amministratore delegato dell'azienda, Enrico Bondi, si è reso protagonista di affermazioni choccanti nei giorni scorsi riguardanti le cause dell'aumento di tumori a Taranto.
Nel documento inviato al presidente della Regione Puglia, Vendola, c'era scritto che il consumo eccessivo di tabacco e alcol avevano provocato un incremento di neoplasie nella città tarantina, scagionando del tutto l'acciaieria.
Immediata la scia di polemiche che ha travolto il dirigente aretino, che oggi ha voluto rettificare: "Non ho mai detto né scritto che il tabacco fa più male delle emissioni dell'Ilva. Le emissioni inquinanti hanno, come risulta da indagini scientifiche e dagli accertamenti disposti dalla magistratura, avuto rilevanti impatti anche sanitari".
Questo dietrofront potrebbe comunque non bastare; infatti, sono stati in molti a chiedere le dimissioni del commissario.
Innanzitutto i parlamentari del Movimento 5 Stelle e il leader dei Verdi, Angelo Bonelli; la stessa richiesta è stata inoltrata nella giornata odierna anche dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno.
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