9 luglio 2013

Eni Taranto: sversamento idrocarburi in mare, l'allarme rientra

8 luglio da dimenticare per Taranto e provincia a causa del forte maltempo che ha provocato non pochi danni.
Prima la tragica morte del ragazzino di 12 anni colpito da un fulmine a Campomarino e poi l'allarme dell'Eni.
La raffineria, andata in tilt per un blackout, ha immesso nell'aria grandi quantità di fumo nero e gas che hanno preoccupato notevolmente i cittadini dell'area ionica.
In seguito, sempre dall'Eni, idrocarburi sono finiti in mare; a quel punto è intervenuta anche la Capitaneria di porto per cercare di porre rimedio al problema.
In un primo momento la chiazza sembrava non essere contenibile, ma i panni assorbenti sono riusciti a tamponare l'inquinamento marino, facendo rientrare il pericolo.
Non è la prima volta, però, che l'Eni si trovi in seria difficoltà e la gente è sempre più impaurita da queste fuoriuscite improvvise soprattutto di materiale gassoso, che causa bruciori di stomaco e arrossamento degli occhi.

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