
L'uomo esplose alcuni colpi di pistola all'esterno della sede del governo il 28 aprile scorso, giorno in cui Letta giurava, ferendo tre carabinieri: Giuseppe Giangrande, Francesco Negri e Delio Marco Murighile.
Giangrande versa ancora oggi in gravi condizioni, anche se non sarebbe in pericolo di vita.
L'accusa aveva richiesto 18 anni di carcere; la difesa, invece, al termine del verdetto, ha annunciato che presenterà ricorso in appello.
Gli avvocati dell'attentatore hanno infatti dichiarato che Preiti "aveva perso il lavoro e i legami con la moglie e il figlio. E' stato quindi investito da un disastro umano e personale ed ha agito perché affetto da una depressione maggiore".
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