
Oggi, 13 anni dopo, ha deciso di farsi amputare l'arto perché c'è il serio rischio che possa essere colpito da setticemia o cancrena.
Visigalli ha passato questi anni tra molte sofferenze con ben due casi gravi di rigetto, che gli hanno messo a repentaglio la vita.
A confermarlo proprio il medico che gli installò la nuova mano: "Dopo due episodi di rigetto molto importanti, abbiamo deciso che non era il caso di rischiare e molto serenamente è stata asportata la mano ricevuta 13 anni prima".
Il chirurgo ha anche aggiunto che il paziente si trova ora in buone condizioni: "E' stato dimesso dopo poco e ai successivi controlli gli esami sono rientrati nella norma".
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