Gli arrestati appartengono alla cosca Bellocco; tra gli ammanettati spicca Giancarlo Giusti, magistrato.
Quest'ultimo era già ai domiciliari perché condannato dalla Dda di Milano a 4 anni di reclusione.
Queste le accuse ipotizzate a carico dei 7 criminali: corruzione in atti giudiziari e concorso esterno in associazione mafiosa.
Infatti, il togato Giusti riceveva somme pari a 100 mila euro per decretare le scarcerazioni di pregiudicati della famiglia Bellocco.
L'indagine era partita nel 2009; oggi, dunque, il blitz delle forze dell'ordine avvenuto in diverse città: Rosarno e Montepaone Lido, in provincia di Catanzaro, Milano, Avellino e Benevento.
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